Ayers Rock: cosa vedere nel Red Centre australiano

ayers rock

Cosa vedere ad Ayers Rock, nel cuore del deserto australiano? Il Red Centre è il cuore rosso e pulsante del paese. Qui si trova Ayers Rock, il Monte Uluru, luogo sacro per gli aborigeni, meta di interesse turistico per il reso del mondo. Se stai pensando ad un viaggio in Australia e desideri vedere Ayers Rock, questo è il post che ti serve: una guida completa per organizzare alcuni giorni di viaggio nel Red Centre Australiano.

Di posti belli nel mondo ne ho visti tanti, ma Ayers Rock (Uluru-Kata Tjuta National Park) possiede davvero qualcosa di magico. È difficile da descrivere, ma una volta che sei lì è facile capire perché questo monte, per i popoli aborigeni, è un luogo sacro. Un viaggio in Australia, secondo me, non può essere completo senza una visita ad Ayers Rock.

Perché Uluru è sacro per gli aborigeni?

Cominciamo dal principio: perché Ayers Rock viene considerato sacro dagli aborigeni australiani? L’origine di questo mito è da ricercarsi nel periodo Tjukurpa, il momento in cui ogni cosa è stata formata. La particolare conformazione del monolite e il fatto che esso sia circondato da molte cavità, sono dovuti, secondo le credenze locali, all’opera della Lucertola Rossa Tatji, una figura mitologia molto importante.

Il Monte Uluru è stato creato anche in seguito alla lotta tra i fratelli Bellbird e gli Uomini Lucertola Lungkata e Mita. Restano però ancora oggi molti misteri riguardo le credenze che circondano Ayers Rock. Segreti che vengono custoditi dagli aborigeni, con grande gelosia.

Cosa significa Ayers Rock?

Il nome Uluru è in realtà un vero e proprio appellativo di origine aborigena, un nome proprio, in altre parole. La denominazione Ayers Rock è stata invece introdotta nel 1873 da William Gosse, il primo scopritore europeo del monolite, che decise per questo nome per omaggiare Sir Henry Ayers, l’allora governatore dell’Australia meridionale.

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Come si è formato Ayers Rock?

Il Monte Uluru è formato da roccia arenaria di colore arancione/rossastro ed è alto 370 metri. Quello che forse non sai è che nel sottosuolo il monte è lungo altri 7 chilometri. Una sorta di iceberg di roccia, nella roccia. Uluru è infatti solo una piccola parte di una formazione monolitica assai più estesa, che comprende anche i vicini monti Kata Tjuta e il Connor. Si tratta di una formazione sviluppatasi in larga misura nel sottosuolo, mentre noi possiamo vedere solo alcuni elementi esterni.

Uluru si è formato all’incirca 900 milioni di anni fa, ma se noi oggi lo possiamo vedere così è grazie ad una immensa sovrapposizione di sedimenti avvenuta nel corso di milioni di anni.

Come arrivare a Uluru

Raggiungere Ayers Rock in auto è decisamente sconsigliabile. Da Adelaide sono circa 1.600 chilometri ma la strada da percorre non è una normale autostrada, dotata di servizi e posti dove fermarsi a dormire. Ci troviamo nel deserto australiano, questo va ricordato. Per intraprendere questo viaggio in autonomia è necessaria un’autorizzazione speciale, che si ottiene solo dopo aver dimostrato di riuscire a trasportare carburante, acqua e tutto l’occorrente per il viaggio.

Molto meglio raggiungere Ayers Rock in aereo. Vi sono due aeroporti, quello di Alice Springs e quello di Ayers Rock. Il primo è meglio collegato con il resto dell’Australia. Vi sono voli diretti da Adelaide, Brisbane, Darwin, Melbourne, Sydney.

In alternativa, puoi arrivare nel Red Centre in treno. The Ghan è il leggendario treno che attraversa l’Australia in verticale, da Adelaide a Darwin, passando, quindi, anche per Alice Springs, a non molta distanza da Ayers Rock.

Ayers Rock: come spostarsi

Per visitare il Red Centre australiano ti servirà un’auto a noleggio. Di strada ne farai un bel po’, considerando che Alice Springs dista da Ayers Rock quasi 500 chilometri. Serve una 4X4? Un fuoristrada è consigliato ma non indispensabile (io ad esempio ho preso un’auto normale, di classe economy). Una macchina 4X4 ti consentirà di passare per qualche scorciatoia sterrata, riducendo un po’ la distanza. Con un’auto normale dovrai semplicemente seguire le strade principali.

Nel Red Centre la benzina è più costosa rispetto ad altre zone dell’Australia.

Il clima ad Ayers Rock: quando andare

Nonostante il clima australiano sia assai variegato e le stagioni siano ribaltate rispetto a quelle italiane, il periodo forse migliore per visitare Ayers Rock è quello invernale, ossia da giugno a settembre. Nel deserto australiano le temperature sono roventi tutto l’anno, ma in inverno scendono leggermente. Quello che sorprende è la forte escursione termica: ci si sveglia con 5 gradi ma si pranza con 35. Per questo occorre portare anche qualcosa di pesante e vestirsi rigorosamente a cipolla.

Anche in inverno, nelle ore centrali della giornata, sono sconsigliate le escursioni a piedi.

Nei mesi estivi visitare Ayers Rock risulta ancora più difficile, considerando che le temperature superano di norma i 45 gradi.

ayers rock australia
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Dove dormire: Ayers Rock Resort

Nei pressi di Uluru c’è un grande complesso alberghiero, molto più simile ad un piccolo villaggio, in verità. Si chiama Ayers Rock Resort e comprende diversi tipi di alloggio, alcuni negozi e ristoranti. Le strutture sono diverse, dal campeggio all’hotel quattro stelle. Noi abbiamo dormito al Desert Gardens Hotel, la classica via di mezzo. Una bella struttura, con piscina e possibilità di fare il barbecue. Costo: 220€ notte.

Cosa vedere ad Ayers Rock

Alice Springs

Alice Springs è una cittadina graziosa, culla della cultura aborigena e punto di partenza per qualsiasi escursione dell’outback.  Consiglio una sosta di un paio di giorni per visitare i numerosi centri di arte e cultura aborigena. Da vedere assolutamente l’Alice Springs Desert Park, per conoscere tutti gli animali dell’Australia centrale.

L’arte aborigena è veramente incredibile, ricca di forme e colori diversi. Scoprila all’Araluean Arts Centre, il centro artistico più importante del Red Centre. Infine, ti consiglio di inserire nel programma anche una visita al Museum of Central Australia.

Watarrka National Park

Da Alice Springs, mi sono diretta verso il Watarrka National Park, meglio conosciuto come Kings Canyon. Ci sono arrivata dopo circa sette, lunghissime ore di auto, percorrendo i quasi 500 chilometri di spettacolare deserto color rosso fuoco. Nel mezzo, il nulla. O quasi. Ricordo due soli punti di sosta, un campeggio per camper ed un albergo/ristorante a circa 200 chilometri da Alice Springs, dove abbiamo fatto rifornimento (ad un prezzo doppio rispetto alla media del resto dell’Australia). Consiglio numero uno: parti con il serbatoio pieno!

Il Kings Canyon merita un’escursione a piedi, lungo il sentiero che ci gira intorno, per circa cinque chilometri e mezzo.  Il percorso si chiama Kings Canyon Rim Walk. È consigliabile partire presto per due ragioni: evitare il caldo soffocante delle ore centrali e godersi lo spettacolo senza troppa gente intorno.

Dicono che chi ha visto il Grand Canyon negli Stati Uniti non possa apprezzare questo luogo. È vero, il Kings Canyon non è la stessa cosa, è meno profondo e più circoscritto, ma io l’ho trovato ugualmente spettacolare. I colori sono pazzeschi ed il panorama che si gode dalla cima veramente unico. Un’escursione secondo me imperdibile.

Dove dormire: ho trascorso la notte al Kings Canyon Resort, una struttura che offre diverse soluzioni, dal campeggio alla suite con vasca idromassaggio. I prezzi sono abbastanza elevati, una camera molto semplice ci è costata 200 dollari per una notte, senza la colazione. Il cielo stellato che abbiamo visto qui, però, non aveva prezzo!

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Kings Canyon
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Kings Canyon

Uluru-Kata Tjuta Nation Park

Arriviamo quindi al fulcro del Red Centre australiano, il luogo per cui tutti decidono di arrivare sin qui: Uluru-Kata Tjuta Nation Park (in lingua aborigena, comunemente chiamato Ayers Rock). Patrimonio Unesco e luogo sacro per gli aborigeni, è certamente l’attrazione di maggior interesse della zona. Ayers Rock va visto da angolazioni diverse, in momenti della giornata differenti.

Alba e tramonto sono ovviamente gli orari più suggestivi, perché il monte assume colorazioni davvero impressionanti. La magia che si vive in questo luogo è davvero unica.

Cosa vedere ad Ayers Rock? Fermati almeno un’oretta nel centro culturale aborigeno, per una breve lezione di storia e per ammirare gli splendidi arazzi. Consiglio anche l’escursione per girare intorno al monte, lunga 10 chilometri. Imperativa la partenza con le prime luci dell’alba. Già dalle undici del mattino la temperatura diventa rovente (e non c’è ombra).

Dal 2020 non è più possibile scalare il Monte Uluru. Era una pratica già ampiamente sconsigliata, nel rispetto della sacralità del luogo. L’imposizione si è resa necessaria perché in pochi rispettavano le raccomandazioni.

L’ingresso ad Ayers Rock costa 25$ a persona per gli adulti e dura 3 giorni

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I Monti Olgas
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Escursione verso i Monti Olgas

Monti Olgas

I Monti Olgas sono le 36 cupole rocciose situate a pochi chilometri dal Monte Uluru (conosciute anche come Kata-Tjuta). I monti sono molto vicini tra loro e formano una spettacolare vallata dalle pareti scoscese. Vale la pena vederli da vicino.

Il Valley of the Winds è il sentiero che circumnaviga i Monti Olgas. È lungo circa sette chilometri e mezzo, da affrontare sempre alle prime luci del mattino, con una buona scorta di acqua.

Ayers Rock: le escursioni

Ayers Rock, e più in generale la zona del Red Centre, sono visitabili in totale autonomia. La maggior parte dei viaggiatori (me compresa) parcheggia la macchina e si siede davanti a Uluru per godere dell’incredibile spettacolo di luci e colori all’alba e al tramonto. Non c’è davvero niente di meglio da poter fare in questo posto.

In ogni caso, vi sono comunque diverse escursioni ed esperienze organizzate, ideali per chi cerca qualcosa di speciale o desidera partecipare ad un tour guidato.

L’esperienza più gettonata ad Ayers Rock è senza dubbio la cena Sound of Silence. Ci si accomoda su lussuosi tavoli apparecchiati sulle dune, davanti a Uluru, e ci si gode una cena eccellente. Dopo mangiato, si può ammirare la volta celeste con un telescopio. Il prezzo è di circa 180 dollari a persona.

Anangu Tours è un tour operator gestito da aborigeni che propone escursioni guidate, sia all’alba che al tramonto, con spiegazione storica e culturale di una guida esperta.