Il Lago di Resia è uno degli spot fotografici più famosi dell’Alto Adige. Il campanile sommerso di Resia, con la sua storia purtroppo non proprio felice, è divenuto uno dei simboli più conosciuti del territorio. In questa guida troverai tutte le informazioni che ti servono sul Lago di Resia: dove si trova, la storia del campanile, cosa fare nei dintorni in inverno e in estate.
Ho avuto la fortuna di vedere il Lago di Resia e il suo campanile sommerso nel mese di gennaio. Una piccola favola di ghiaccio. Te ne parlerò fra poco di questo. Per cominciare, posso però dirti che si tratta di un luogo veramente magico, da visitare (e fotografare) dopo averne letto la storia.
Dove si trova il Lago di Resia
Come arrivare al Lago di Resia? Ci troviamo in Val Venosta, precisamente nel Comune di Curon Venosta, a 1.498 metri di altitudine, nella zona più occidentale dell’Alto Adige. La città più vicina è Merano, a poco più di 70 chilometri di distanza. Se arrivi dall’Autostrada del Brennero prendi l’uscita Bolzano sud e segui le indicazioni per Merano.
Puoi raggiungere il Lago di Resia anche con i mezzi pubblici, ma ci vorrà un po’ più di tempo. Da Merano dovrai prendere il treno fino a Malles (ci sono corse all’incirca ogni ora) per poi proseguire in bus, fino a Curon e quindi, al Lago di Resia, in circa mezz’ora. La linea è la numero 273.
- Per consultare gli orari dei treni Merano-Malles, clicca qui.
- Per gli orari dei bus Malles-Curon, clicca qui.
La storia del Lago di Resia
Cosa è successo al Lago di Resia? Come mai c’è un campanile che spunta fuori dall’acqua? Sebbene questa sia una peculiarità ormai di grande interesse turistico, è bene che tu sappia che dietro, si nasconde una storia alquanto drammatica.
Il Lago di Resia ha avuto origine nel 1950, in seguito alla costruzione di una diga. In origine i laghi erano tre: quello di Resia, il Lago di Curon, il Lago di San Valentino alla Muta. I primi due vennero unificati proprio in seguito all’edificazione della diga, sommergendo letteralmente il piccolo villaggio di Curon Venosta.
Il paese venne interamente ricostruito più a monte, ma 163 famiglie furono espropriate delle loro case e costrette a spostarsi. Numerose e accese furono le rimostranze della popolazione, che si rivolse persino al Papa per scongiurare la costruzione della diga. Proteste che evidentemente servirono a poco.
Il campanile che noi oggi vediamo spuntare della acque del Lago di Resia è l’unica costruzione visibile dell’antico abitato. Il campanile era parte integrante della Chiesa di Santa Caterina, edificata nel XIV secolo.
Il Lago di Resia svuotato
In molti si chiedono se il Lago di Resia venga mai svuotato, al fine di vedere i resti dell’antico abitato di Curon Venosta. Ciò è capitato durante alcuni lavori di manutenzione (avvenuti l’ultima volta nella primavera del 2021). Il livello dell’acqua è stato abbassato per consentire il lavoro dei tecnici e l’antico paese leggermente riaffiorato in superficie.
Il Lago di Resia in inverno
Il Lago di Resia in inverno assume un fascino davvero particolare. Risulta in larga parte ghiacciato e coperto di neve. Lo spessore del ghiaccio consente di raggiungere a piedi il campanile, di vederlo da vicino, di toccarlo con mano.
Oltre a questo, il panorama è davvero incantevole. Una leggenda narra che nelle gelide notti invernali si sentano ancora le campane suonare.
Come ti dicevo nell’introduzione, io mi sono recata al Lago di Resia proprio in inverno, nei primi giorni di gennaio. Mi hanno accolta un freddo pungente e un’aria fredda particolarmente tagliente. Nonostante ciò (io sono abituata alle temperature rigide, a dire il vero), sono rimasta volentieri per alcune ore all’aperto. Volevo godermi questo magico panorama e camminare un po’ sulla neve battuta.
Abbiamo percorso un tratto del sentiero che circonda il lago (te ne parlo tra poco), raggiunto a piedi il campanile, scattato un miliardo di fotografie. Avevo visto tante volte il Lago di Resia e il suo campanile sommerso su internet, da vivo è ovviamente un’altra cosa.
Anche in inverno ci si può dedicare all’escursionismo, oltre che ovviamente allo sci di fondo e alle passeggiate con le ciaspole. I sentieri nei dintorni del Lago di Resia sono in larga parte battuti e agibili anche a piedi. Ricordati di avere scarpe o scarponi adeguati e di indossare abbigliamento termico. In particolare, ti consiglio delle buone calze invernali.
L’escursione classica da fare in zona è il giro a piedi del Lago di Resia. È una passeggiata che non presenta particolari difficoltà, ma è lunga più o meno 15 chilometri. Puoi anche percorrerne un pezzo, senza fare il giro completo.
Il Lago di Resia in estate
Durante la stagione estiva il Lago di Resia assume naturalmente un aspetto diverso. Lo spesso strato di ghiaccio scompare, lasciando la scena a brillanti acque color turchese. Probabilmente è questa la veste più conosciuta del lago, quella che siamo più abituati a vedere sui social e sulle immagini dei portali turistici.
Un po’ meno suggestiva, forse, ma molto più adatta a chi vuole dedicarsi completamente all’escursionismo e alle attività all’aria aperta.
Il giro del lago si può fare ovviamente tutto l’anno, in estate sarà anche più veloce. Le escursioni che partono dal Lago di Resia in estate sono tantissime, ti consiglio di cercare quella che fa per te sul sito ufficiale della Val Venosta.
Il Lago di San Valentino alla Muta
Se ti trovi a Malles, ti consiglio di fare un giro verso il vicino Lago di San Valentino. Puoi intraprendere il bel percorso escursionistico che circumnaviga il lago e che offre splendide vedute sul gruppo montuoso Ortles-Cividale. Il sentiero è agibile anche in inverno, ma copriti bene.